Articolo di presentazione Fiat barchetta by DISTRUCTORS

Per chi non ha ancora fatto il grande passo, pregi e difetti di un'auto unica nel bene e nel male...

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DISTRUCTORS
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Articolo di presentazione Fiat barchetta by DISTRUCTORS

Messaggioda DISTRUCTORS » dom 06 gen , 2008 23:57

Un giorno ho pensato : " chi meglio di un proprietario da quasi 8 anni, può scrivere un articolo su questa meravigliosa auto ? "

Detto fatto, anche se ormai la separazione dalla mia amata è imminente..

Spero che da questo articolo molti di voi riescano a conoscere una volta per tutte l'auto che possiedono e che spesso vedo scritto in questo forum in maniera completamente errata con la "b" maiuscola!

barchetta SI SCRIVE IN MINUSCOLO!!!! :smile:

Ho evitato di inserire commenti personali.

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Questo articolo ha lo scopo di presentarvi un auto eccezionale per le emozioni che sa regalare che ha ispirato la creazione di questo forum e che alimenta i sogni di tutti coloro che ne fanno parte. Una descrizione come la Fiat la faceva all’inizio della sua commercializzazione, quando puntava al prodotto barchetta senza snobbarlo come ha fatto negli ultimi anni di produzione. Infatti sono molti gli sguardi che la barchetta riesce ad attirare verso di se, sia perché prende spunto da auto mitiche come la Ferrari 166 MM, sia perché molti non sanno nemmeno di che auto si tratti. Persino la fine della sua produzione (marzo 2005) è passata in sordina. Le prossime righe che vi presterete a leggere sono frutto di articoli e descrizioni che ho avuto modo di raccogliere nel periodo in cui decisi che la mia prossima auto sarebbe stata lei, allontanandomi completamente da auto che oggi chiamo semplicemente utilitarie, e proiettandomi nell’affascinante mondo delle auto Sportive con la “S” maiuscola non per prestazioni da supercar ma in quanto spider, con costi di esercizio che si possono definire bassi.

Gli inglesi amano ripetere che viaggiando su una spider scoperta ad oltre 150 km/h, anche se piove non ci si bagna. Certo che si tratta di una battuta in perfetto stile anglosassone, ma chi ha girato sulle strade d’Oltremanica sa bene che sovente i grandi appassionati della guida a cielo aperto tengono la capote abbassata anche nei mesi invernali. Il messaggio è chiaro, la spider non è una automobile come le altre; è una passione. E le passioni che si rispettino non conoscono i capricci del tempo e delle stagioni.
Bella, giovane, aggressiva. La Fiat barchetta, presentata al Salone di Ginevra del 1995 è attualmente l’ultima erede di una lunga tradizione di sportive scoperte della casa automobilistica di Torino. Queste le sue carte vincenti: motore 1.8 16v (130CV, 200 Km/h) e tanta voglia di divertire.

L’indimenticabile 124 Spider Pininfarina, che riscosse uno straordinario successo anche negli Stati Uniti, uscì di produzione circa 25 anni fà. La Fiat barchetta ha segnato il ritorno della marca nell’anno 1995 in una nicchia di mercato nella quale ha sempre ricoperto un ruolo da protagonista. E non solo con la 124 Spider: pensiamo anche a vetture come la 1200 Granluce Trasformabile del ’59, la 1600 S del ’62 e la Dino Spider del ’66.
La barchetta ha quindi tutte le carte in regola per presentarsi come l’ultima erede di una lunga tradizione di sportive scoperte. Ad iniziare proprio dal nome, che si richiama, con il dovuto rispetto ma anche con un pizzico di ironia, alle mitiche “barchette” biposto da competizione degli anni 50, che correvano in gare leggendarie, quali la mille miglia e la 24 Ore di Le Mans.
Anche se la Fiat barchetta non è una vettura da competizione, il motore 1.800 16v le consente prestazioni di assoluto rilievo, con una velocità massima di 200 km/h e una accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi netti. Un grande divertimento di guida che si accompagna alle massime garanzie di sicurezza globale, tipiche di una moderna vettura affidabile. Sono di serie la scocca rinforzata a deformabilità programmata, l’abitacolo a struttura rigida, l’air-bag lato guida, le cinture di sicurezza con pretensionatore, l’impianto anti incendio FPS (Fire Prevention System) con valvola antideflusso e interruttore inerziale e la chiave elettronica antifurto con blocco motore “Fiat Code”.

Uno stile inconfondibile

Inutile nasconderlo. Una sportiva deve essere prima di tutto bella. Se poi si tratta di una spider, la bellezza deve accompagnarsi alla personalità, al fascino e allo stile. La Fiat barchetta ha una linea dall’andamento flessuoso e al tempo stesso deciso: un corpo compatto monolitico, modellato con sapiente equilibrio da un gioco di superfici che si flettono dolcemente, senza spigoli e senza soluzioni di continuità, seguendo morbidamente le geometrie più complesse. Nello stile inconfondibili della barchetta si fondono le suggestioni del futuro e i ricordi appartenenti ad un passato mitico, legato alle mitiche “barchette” che hanno scritto la storia dell’automobile. In particolare la Fiat barchetta prende il suo spunto stilistico dalla Ferrari 166 MM del ’48 da cui ne prende anche il soprannome “barchetta” datogli dai giornalisti dell’epoca.
Il profilo, caratterizzato dal passo corto e dal minimo sbalzo anteriore e posteriore, è slanciato da una nervatura che corre lungo tutta la fiancata, alleggerendola e sottolineando la propensione della vettura allo scatto. Il frontale , connotato da un larga presa d’aria centrale, presenta tre caratteristiche bombature. Nelle due più esterne, molto accentuate, sono collocati i fari carenati a filo della carrozzeria. La bombatura centrale, più morbida, segue la curva del cofano, “intagliato” nella lamiera senza giunzioni a vista; un risultato conseguito attraverso la brasatura, una tecnica di lavorazione con caratteristiche artigianali. Il paraurti avvolgente, con il lembo inferiore ad alettone, ospita una seconda presa d’aria e i proiettori antinebbia. Il volume posteriore, raccolto e muscoloso, conferma il carattere dominato di una sportiva sicura, “ancorata” con forza alla strada. Lo specchio di coda è fuso con raffinata eleganza fra la carrozzeria e l’avvolgente paraurti posteriore nel quale una profonda incisione ad alettone rovesciato riprende il motivo stilistico del frontale. I caratteristici gruppi ottici a rettangolo smussato valorizzano la vista d’insieme. Il baule, privo di giunzioni a vista, è stato realizzato con gli stessi procedimenti utilizzati per il cofano. I cerchi in lega ad 8 fori sono la chiave moderna delle ruote che montavano auto che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Non si può concludere la descrizione senza citare le maniglie a “bacchetta” che permettono di toccare con mano ogni volta che si accede alla vettura, il passato stilistico a cui si ispira questa fantastica spider.

L’abitacolo e il posto di guida

La Fiat barchetta ha un abitacolo elegante e confortevole, disegnato con originalità in assoluta coerenza stilistica con il corpo della vettura. Infatti, la lamiera della carrozzeria, riportata con eleganza all’interno, avvolge il guidatore e il passeggero in un rassicurante abbraccio di colore, esprimendo il carattere di una sportiva moderna, “aperta” all’emozione del viaggio e al contatto con l’ambiente naturale. Ma non solo. Gli interni in lamiera sotto la plancia e sui pannelli porta richiamano immediatamente alla memoria gli abitacoli delle “barchette” del passato.
Il posto di guida è studiato per consentire al guidatore il dialogo diretto con la vettura e con la strada senza per questo dovere rinunciare al confort di viaggio, come dimostrano i sedili anatomici, con rilevate fasce laterali e zona di seduta allungata, che offrono un contenimento ottimale anche alle velocità più elevate. La plancia, ricoperta in morbido schiumato nero, è in elegante contrasto con la sottostante fascia di protezione in lamiera colore vettura e crea un prezioso gioco cromatico con i pannelli-porta,dove il nero della zona centrale si alterna con gli inserti in lamiera colorata. Dalla parte del passeggero è inciso in sovrimpressione il logo “barchetta”. La strumentazione, protetta da un capolino antiriflesso, è di chiara impronta sportiva. Gli strumenti circolari, con il contagiri in posizione centrale come sulle “barchette” storiche, ospitano cifre nere su fondo bianco, per una perfetta lettura al primo colpo d’occhio anche in pieno sole. Il volante è a tre razze con impugnatura anatomica. La corta leva del cambio è posta sul mobiletto centrale. La console ospita l’autoradio di serie dal designo specifico, armoniosamente integrata dal design della plancia, e i comandi di climatizzazione con funzione di blocco dell’aria esterna e ricircolo. A richiesta è disponibile con il condizionatore d’aria. Nella zona sottostante i comandi della climatizzazione si trovano il display dell’orologio digitale e il posacenere.

La capote e l’hard top

La capote, di solito, è il punto debole delle spider. Delicata, pesante da manovrare, poco funzionale nei mesi invernali. Tutti problemi classici che fiat ha studiato a fondo e, anche sulla base dell’esperienza in materia, ha evoluto. La capote della fiat barchetta, in robusto PVC imperneabile, garantisce il massimo livello di isolamento dell’abitacolo, di durata nel tempo e di facilità di manovra. Infatti i leverismi sono costituiti da leve fucinate a caldo e lavorate meccanicamente: questo processo assicura elevata robustezza e stabilità in fase di chiusura e di apertura. Inoltre i perni di rotazione in acciaio inox e le boccole in materiale composito realizzano un sistema a basso attrito. Una soluzione, che abbinata a due molle di compensazione a gas, consente di aprire e chiudere la capote con il minimo sforzo (inferiore ai 10 kg). Per la massima funzionalità, il lunotto in metacrilato, è sostituibile in caso di usura. E non è tutto, perché un pratico ed elegante hard top, disponibile a richiesta, consente l’utilizzo quotidiano della Fiat barchetta anche durante i mesi invernali.

Il motore 1800 a 16 valvole

La fiat barchetta adotta il motore 1800 a 16 valvole (130 CV/CEE a 6300 giri/minuto) della famiglia dei 4 cilindri Fiat, sviluppata in “simultaneus engineering” e nata dall’automazione più evoluta, estesa dalla fase di montaggio al processo finale del controllo di qualità. Fra le sue caratteristiche costruttive principali, il variatore di fase sull’albero a cammes che agisce sull’anticipo di apertura delle valvole e consente di realizzare il migliore compromesso fra potenza, coppia ed emissioni. Ai bassi regimi viene anticipata la fasatura di aspirazione migliorando la coppia, mentre a quelli bassi essa viene ritardata ottimizzando le prestazioni. Il risultato è una estrema elasticità del motore, che eroga il 90 percento della coppia massima fra i 2000 e i 6000 giri/minuto.

La meccanica

La Fiat barchetta è costruita su uno schema evoluto, all’insegna della massima guidabilità e sicurezza dinamica. L’impianto frenate a doppio circuito incrociato e doppio correttore di frenata, permette il controllo della vettura anche in caso di anomalia ad uno dei due rami. I freni sono a quattro dischi. Il servofreno a corsa ridotta rende più efficace la frenata nella guida sportiva.A richiesta è disponibile l’impianto ABS a quattro canali e a quattro sensori. Le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti. Quelle anteriori sono a Mc Pherson con bracci oscillanti in ghisa, boccole a rigidezza differenziata di collegamento fra bracci e scocca, per il massimo confort di viaggio, e barra stabilizzatrice collegata ai bracci per contrastare il rollio. Da notare che l’attacco superiore sdoppiato degli ammortizzatori ha permesso di conferire all’attacco elastico dello stelo dell’ammortizzatore una elevata rigidezza in senso assiale e radiale: una garanzia di precisione e di piacevolezza di guida anche su strade tortuose affrontate a velocità sostenuta. Le sospensioni posteriore adottano bracci tirati longitudinali in ghisa sferoidale, molle ad elica e ammortizzatori a gas con boccole vulcanizzate, barra stabilizzatrice antirollio fissata all’estremità dei bracci oscillanti e telai ad H rigido costituito da un elemento tubolare trasversale e da due longheroni longitudinali stampati in lamiera. Il fissaggio del gruppo alla scocca è ottenuto interponendo speciali elementi elastici smorzanti per isolare al meglio l’abitacolo dal fondo stradale. Il cambio (16-19 kgm) è caratterizzato da corse corte e grande precisione negli innesti: caratteristiche indispensabili per una vera sportiva. Lo sterzo, con idroguida di serie, è molto diretto nella guida veloce in particolare su tracciati misti veloci, dove risponde con immediatezza e precisione, mentre è leggero in città, dove si rileva un valido aiuto per destreggiarsi nel traffico e facilitare le manovre di parcheggio.

Il piacere di guida

La Fiat barchetta offre un piacere di guida straordinario. E non solo per il divertimento ineguagliabile del viaggio a cielo aperto, col vento nei capelli, ma per tutta una serie di interventi mirati, frutto di una serie di scelte progettuali specifiche, che consentono un “handling” e un’agilità eccezionali, sia nel traffico cittadino sia su strada aperta. Vediamone alcuni.
Il passo corto (2275 mm) come sulle “barchette” storiche. Il baricentro basso e le sospensioni oppurtunatamente tarate per la guida veloce. L’adozione del baricentro basso, unito alla taratura sportiva delle sospensioni, permette anche di ridurre l’angolo di rollio e quindi consente di avere un comportamento neutro in tutte le situazioni di guida, senza risentire delle asperità del fondo stradale ne delle accelerazioni longitudinali o laterali in curva. La ripartizione ottimale dei pesi fra l’assale anteriore e quello posteriore. Quattro giunti omocinetici (due sul cambio e due sulle ruote anteriori con l’interposizione di semialberi di uguale lunghezza) per la trasmissione del moto, in modo da azzerare gli effetti di “torque steering” tipici delle vetture sportive. L’elevata rigidezza torsionale, pari a 50 mila kgm/rad (la migliore della categoria) che , oltre a contribuire in misura determinante al confort di viaggio, concorre a mantenere coretti gli angoli delle sospensioni, per una tenuta di strada impeccabile. L’eccezionale rapporto peso-potenza.

Divertirsi in piena sicurezza

La Fiat barchetta è una sportiva moderna che nasce da un progetto finalizzato a rigorosi criteri di sicurezza globale. Ad iniziare dal posto di guida ergonomico che, grazie al volante regolabile in altezza, al sedile anatomico e ai comandi facilmente raggiungibili, accoglie senza problemi guidatori di qualsiasi taglia, consentendo sempre di affrontare la strada nelle migliori condizioni psicofisiche. La spider ha un comportamento dinamico impeccabile in ogni condizione di guida e di fondo stradale, in termini di tenuta, handling, manovrabilità e frenata. Un risultato che nasce dalle più evolute soluzioni meccaniche: motore brillante ed elastico; trazione anteriore; sospensioni a ruote indipendenti; idroguida; impianto frenante a doppio circuito incrociato e doppio correttore di frenata; disponibilità di ABS a quattro canali e quattro sensori. Naturalmente a queste caratteristiche, si accompagnano le dotazioni più moderne di sicurezza passiva. La scocca della Fiat barchetta, a deformabilità programmata, rinforzata contro gli urti frontali e dotata di barre anti intrusione laterali nelle portiere è stata messa a punto in oltre 40 crash-test fra i più selettivi in assoluto. Il parabrezza è rinforzato da una struttura tubolare ad elevata resistenza dello schiacciamento. L’abitacolo a struttura rigida, è una cellula di sopravvivenza indeformabile. Un risultato reso possibile anche da una serie di interventi specifici sul pianale. Due longheroni di ampia sezione rinforzati , due longherine sottopavimento e un doppio tunnel centrale racchiusi da una traversa sottoparabrezza che collega i montanti e da una traversa sottopiedi costituiscono una “gabbia di protezione” ad altissima resistenza. Sono inoltre di serie: air-bag lato guida; cinture di sicurezza con pretensionatore; sedili con traversa interna antiscivolamento (anti submarining); serrature delle portiere ad elevata resistenza; impianto anti incendio FPS con interruttore inerziale, blocco pompa e valvola antideflusso carburante e serbatoio carburante in materiale ad elevata resistenza collocato in vano protetto, Air-bag passeggero su richiesta, di serie su alcune versioni tra le quali la "Riviera".

Matteo O.
Ultima modifica di DISTRUCTORS il lun 07 gen , 2008 16:21, modificato 2 volte in totale.

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Messaggioda DaRi0c » lun 07 gen , 2008 0:13

Ottimo LAVORO! :smile:

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Re: Articolo di presentazione Fiat barchetta

Messaggioda andrear80 » lun 07 gen , 2008 14:58

Bell'articolo!!!

però nell'ultima sezione ci stanno un paio di inesattezze :shock: :shock:

:D
Divertirsi in piena sicurezza
...
trazione posteriore;
...
cinture di sicurezza regolabili in altezza...
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Re: Articolo di presentazione Fiat barchetta

Messaggioda Pilotaveloce » lun 07 gen , 2008 15:06

Bell'articolo!!!

però nell'ultima sezione ci stanno un paio di inesattezze :shock: :shock:
Hai fatto copia ed incolla.....o la tua Barchetta è una mx5 travestita????
:D
Divertirsi in piena sicurezza
...
trazione posteriore;
...
cinture di sicurezza regolabili in altezza...
Saluti a tutti....................

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Re: Articolo di presentazione Fiat barchetta

Messaggioda X-Lab » lun 07 gen , 2008 15:17

Divertirsi in piena sicurezza
...
trazione posteriore;
...
cinture di sicurezza regolabili in altezza...
Infatti... stavo per dirlo anch'io...

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Messaggioda lordevol » lun 07 gen , 2008 15:41

Sarebbe bello da mettere in home page per sostituire il modernariato che la compone,
ovviamente una volta arrivate le chiavi,
perchè arriveranno, giusto? :???:
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Messaggioda DISTRUCTORS » lun 07 gen , 2008 15:56

scusate le inesattezze, come indicato ho preso spunto da alcuni articoli e condensare il tutto è stato un lavoraccio. Per tanto è probabile che mi sia sfuggito anche altro oltre magari a qualche errore di ortografia.

indicatemi dove e lo correggo .

Ciao e grazie.

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Re: Articolo di presentazione Fiat barchetta

Messaggioda lordevol » lun 07 gen , 2008 20:24

Ai bassi regimi viene anticipata la fasatura di aspirazione migliorando la coppia, mentre a quelli bassi essa viene ritardata ottimizzando le prestazioni.
Poi ci sono altri maschile/femminile e plurale/singolare sparsi in giro da sistemare.
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Messaggioda Naxos » gio 17 gen , 2008 21:59

Bel lavoro, complimenti.
Come non sottoscrivere: la b di barchetta è minuscola!!!

Inoltre confermo quanto affermano gli inglesi, anche se con una lieve rettifica: a patto che non diluvi, ma sotto una leggera pioggerellina sopra i 50km/h con la capote aperta non piove nell'abitacolo: uno spasso azionare il tergi con la capote aperta e vedere le facce dei poveri Z4isti, CLKisti, MX-5isti, CCisti chiusi all'interno alla prima goccia! unico problema la goccia che scorre sul bordo superiore del vetro laterale (alzato, ovvio) e che poi all'altezza dell'orecchio ti rientra sulla spalla... ma è poca roba!

Ciao
T.
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Messaggioda lordevol » ven 18 gen , 2008 16:07

Bel lavoro, complimenti.
la goccia che scorre sul bordo superiore del vetro laterale (alzato, ovvio) e che poi all'altezza dell'orecchio ti rientra sulla spalla... ma è poca roba!
L'ho provato! A me commuove! :eek:
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Messaggioda andrear80 » ven 18 gen , 2008 16:31

Bellissimo viaggiare a capote aperta sotto l'acqua!!!
io l'ho fatto sulla roma-napoli :D
il fatto della goccetta sul finestrino però non l'ho notata!

Andrea
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Messaggioda X-Lab » ven 18 gen , 2008 17:27

Ma è un dato di fatto che con la barchy si possa fare e con le altre no?
Ma forse la barchetta è stata studiata ad hoc per conferirle questa caratteristica? :-)

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Messaggioda Naxos » ven 18 gen , 2008 22:49

Con la barchy si fa perchè i barchettisti sono dei duri e amanti puri dello spider... gli altri, che hanno le spider/cc alla moda e per moda, non si ricordano come si fa ad aprire la capote... :-D :-D :-D
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