La nuova Bugatti tocca i 406 km/h e in 14 ' arriva da 0 a 300 km orari grazie ai suoi 1001 CV di potenza (736 kw) ed al suo motore 16 cilindri di 7993 cc di cilindrata e quattro turbocompressori.
La granturismo stradale intitolata a Pierre Veyron, campione francese della Bugatti, che nel 1939 vinse la “24 ore” di Le Mans, ha un telaio a struttura portante realizzato in fibre di carbonio (CFC) e il rivestimento esterni di alluminio e (CFC). I pneumatici Pax di Michelin sono antiforatura ed i cerchi sono da 20 pollici a doppio raggio.
All’interno, la strumentazione con il grande contagiri in posizione centrale e i 4 strumenti che lo circondano rimandano alle leggendarie vetture da corsa della casa automobilistica. Gli interni color crema danno un tocco gentile all’aspetto aggressivo che circonda l’esterno della Veyron. La consolle di colore argento scende sinuosamente dalla plancia, ed il volante a tre razze porta i comandi evitando il pedale della frizione, iniziali di Ettore Bugatti comprese.
Bugatti Veyron
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bè, indubbio, considerato poi che verrà messa in vendita al prezzo di un milione di euro!!
cmq, la storia della Bugatti Veyron è un pò intrincata...
La Bugatti Veyron 16.4 potrebbe davvero entrare finalmente in produzione. L’inizio di questa storia infinita risale all’ormai lontano 2000 quando il marchio Bugatti, rilevato nel 1998 dal gruppo Volkswagen-Audi, presentò al Mondial di Parigi la sua tanto discussa Veyron con un colossale 18 cilindri. Nel marzo del 2002 viene però ripresentata in una versione con motore a 16 cilindri e l’estate del 2003 viene scelta per il lancio definitivo. A giugno, con una manifestazione a Montecarlo, si aprono le prenotazioni e si fissa per il 24 luglio un magnifico evento per le prime prove su strada dedicate alla stampa specialistica.
Il tutto verrà però improvvisamente annullato. E presto si scoprì il perché. A ferragosto, infatti, in un test dimostrativo sul circuito di Monterey in California, un ingegnere collaudatore alla guida dell’auto uscì fuori strada al primo giro veloce. I problemi della Veyron sono dovuti alla massa dei gruppi meccanici: il motore è complesso e pesante (690 Kg) e questo la sbilancia sul posteriore; il cambio, anch’esso dal peso notevole, è lento nelle scalate. Inoltre l’obiettivo dei 406 km/h, stabiliti per superare il record ottenuto sul mitico circuito Le Mans dal pilota Pierre Veyron, a cui non a caso la vettura è intitolata, sembra essere lontano.
In una serie di prove definitive la nuova Bugatti non riesce a superare i 346 km/h. Così neanche il Salone di Francoforte (settembre 2003) ha potuto essere scenario del lancio trionfale della tanto attesa Granturismo e il presidente uscente Neumann alla conferenza stampa affermò che la Casa del gruppo Volkswagen avrebbe consegnato il primo esemplare nell’Aprile del 2004. Ma dopo qualche mese è stato annunciato l'ennesimo rinvio della produzione.
Ma le ultime notizie sembrano far sperare i facoltosi clienti che avevano già versato, come acconto, parte di quel milione di euro che serve per acquistarla. Il gruppo Volkswagen sembra infatti aver fissato le prime consegne dei 300 esemplari che verranno prodotti per il settembre del 2005. Vedremo come andrà a finire questa odissea a quattro ruote...

cmq, la storia della Bugatti Veyron è un pò intrincata...
La Bugatti Veyron 16.4 potrebbe davvero entrare finalmente in produzione. L’inizio di questa storia infinita risale all’ormai lontano 2000 quando il marchio Bugatti, rilevato nel 1998 dal gruppo Volkswagen-Audi, presentò al Mondial di Parigi la sua tanto discussa Veyron con un colossale 18 cilindri. Nel marzo del 2002 viene però ripresentata in una versione con motore a 16 cilindri e l’estate del 2003 viene scelta per il lancio definitivo. A giugno, con una manifestazione a Montecarlo, si aprono le prenotazioni e si fissa per il 24 luglio un magnifico evento per le prime prove su strada dedicate alla stampa specialistica.
Il tutto verrà però improvvisamente annullato. E presto si scoprì il perché. A ferragosto, infatti, in un test dimostrativo sul circuito di Monterey in California, un ingegnere collaudatore alla guida dell’auto uscì fuori strada al primo giro veloce. I problemi della Veyron sono dovuti alla massa dei gruppi meccanici: il motore è complesso e pesante (690 Kg) e questo la sbilancia sul posteriore; il cambio, anch’esso dal peso notevole, è lento nelle scalate. Inoltre l’obiettivo dei 406 km/h, stabiliti per superare il record ottenuto sul mitico circuito Le Mans dal pilota Pierre Veyron, a cui non a caso la vettura è intitolata, sembra essere lontano.
In una serie di prove definitive la nuova Bugatti non riesce a superare i 346 km/h. Così neanche il Salone di Francoforte (settembre 2003) ha potuto essere scenario del lancio trionfale della tanto attesa Granturismo e il presidente uscente Neumann alla conferenza stampa affermò che la Casa del gruppo Volkswagen avrebbe consegnato il primo esemplare nell’Aprile del 2004. Ma dopo qualche mese è stato annunciato l'ennesimo rinvio della produzione.
Ma le ultime notizie sembrano far sperare i facoltosi clienti che avevano già versato, come acconto, parte di quel milione di euro che serve per acquistarla. Il gruppo Volkswagen sembra infatti aver fissato le prime consegne dei 300 esemplari che verranno prodotti per il settembre del 2005. Vedremo come andrà a finire questa odissea a quattro ruote...
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La Veyron è semplicemente l'auto più sbagliata sulla quale apporre la calandra Bugatti. Ettore Bugatti creava, a suo tempo, gioielli automobilistici. Progettava e realizzava auto con grande estro stilistico, era assolutamente geniale ed innovativo e riservava alla parte meccanica attenzioni progettuali assolutamente uniche. Non ha mai prodotto auto inutilmente complesse.
In poche parole le sue auto sono state punto di riferimento per ciò che riguarda stile e prestazioni. E non erano soltanto oggetti per ricchi nababbi, coglievano vittorie su vittorie sul campo in un'epoca in cui correre era davvero qualcosa di eroico, per gli uomini come per i mezzi. Anche la Royale, senza dubbio l'auto più discussa e forse inutile da lui realizzata, aveva comunque la sua ragion d'essere.
Non è così per la Veyron...quest'ultima è, a mio parere, soltanto il trionfo dell'esagerazione fine a se stessa. Un motore da quasi 700 kg che eroga 1001 hp è davvero qualcosa che non ha senso, una gestazione della vettura che, per tempi e inconvenienti, rasenta il ridicolo sono faccende che davvero non hanno nulla, ma proprio nulla, a che vedere con il concetto che Bugatti aveva di auto sportiva.
Purtroppo, spesso, i tedeschi non sanno cosa sia il buon senso. Paradossalmente gli americani, che in campo automobilistico e non solo, dell'eccesso hanno sempre fatto la loro bandiera hanno buongusto da vendere rispetto a loro.
Per come la vedo io la Veyron si intona perfettamente ai rubinetti in oro massiccio che tanto amano certi raffinatissimi produttori petroliferi.
Inutile, eccessiva, non ha niente da dire in ambito super car ad altissime prestazioni...un esercizio di stile iniziato male e finito peggio, non lascerà traccia di se. Se ne poteva tranquillamente fare a meno.
Alex
In poche parole le sue auto sono state punto di riferimento per ciò che riguarda stile e prestazioni. E non erano soltanto oggetti per ricchi nababbi, coglievano vittorie su vittorie sul campo in un'epoca in cui correre era davvero qualcosa di eroico, per gli uomini come per i mezzi. Anche la Royale, senza dubbio l'auto più discussa e forse inutile da lui realizzata, aveva comunque la sua ragion d'essere.
Non è così per la Veyron...quest'ultima è, a mio parere, soltanto il trionfo dell'esagerazione fine a se stessa. Un motore da quasi 700 kg che eroga 1001 hp è davvero qualcosa che non ha senso, una gestazione della vettura che, per tempi e inconvenienti, rasenta il ridicolo sono faccende che davvero non hanno nulla, ma proprio nulla, a che vedere con il concetto che Bugatti aveva di auto sportiva.
Purtroppo, spesso, i tedeschi non sanno cosa sia il buon senso. Paradossalmente gli americani, che in campo automobilistico e non solo, dell'eccesso hanno sempre fatto la loro bandiera hanno buongusto da vendere rispetto a loro.
Per come la vedo io la Veyron si intona perfettamente ai rubinetti in oro massiccio che tanto amano certi raffinatissimi produttori petroliferi.
Inutile, eccessiva, non ha niente da dire in ambito super car ad altissime prestazioni...un esercizio di stile iniziato male e finito peggio, non lascerà traccia di se. Se ne poteva tranquillamente fare a meno.
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Ultima modifica di thekiller1967 il ven 09 set , 2005 0:57, modificato 1 volta in totale.
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