Qualche settimana fa a Cernobbio si è tenuto il concorso di eleganza Villa D'Este.
Le auto partecipanti sono divise in categorie a seconda del tipo e del periodo: non saprei dire qual'era la più bella.
Mi sono trovato a passare nei pressi di Villa Erba (dove s'è tenuto il concorso) ed ho incrociato qualche vettura d'epoca e il prototipo RinSpeed (che rombo che ha!).
Vi lascio il link del sito http://www.concorsodeleganzavilladeste.com/, c'è da perdersi fra le fotografie e le descrizioni.
Io vi lascio solo il manifesto, che riprende una Alfa Romeo: non so se è di fantasia o è vera, ma a me fa sognare!
Visitate il sito, è doveroso!
ciao
Tiberio
Concorso Villa D'Este
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io ho trovato straordinariamente bella questa vettura: è una delle tre ferrari esemplari unici presenttati quest'anno al concorso.
http://www.concorsodeleganzavilladeste. ... rari_l.jpg
è la Zagato 575 e non ho potuto fare a meno di notare come il frontale a "tre punte" e il disegno dei fari abbiano una linea così classica e equilibrata da somigliare molto (se non fosse per la "bocca" in cui è alloggiata la splendida griglia) al frontale delle barchetta.
La stampa ha definito questo prototipo come "estremo" e vistoso: io trovo invece che, nonostante presenti soluzioni di forte impatto, sia molto equilibrato e classico, rendendo attuali molti evidenti richiami al passato.
Invidio molto il committente giapponese di questa auto....
http://www.concorsodeleganzavilladeste. ... rari_l.jpg
è la Zagato 575 e non ho potuto fare a meno di notare come il frontale a "tre punte" e il disegno dei fari abbiano una linea così classica e equilibrata da somigliare molto (se non fosse per la "bocca" in cui è alloggiata la splendida griglia) al frontale delle barchetta.
La stampa ha definito questo prototipo come "estremo" e vistoso: io trovo invece che, nonostante presenti soluzioni di forte impatto, sia molto equilibrato e classico, rendendo attuali molti evidenti richiami al passato.
Invidio molto il committente giapponese di questa auto....

Ultima modifica di conte di Galciana il dom 30 apr , 2006 22:35, modificato 2 volte in totale.
Federico Rugi
Conte di Galciana
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"... dico due balle ad un tizio seduto su un'auto più in là ,
un'auto che sa di vernice, di donne e di velocità ... " (Paolo Conte)
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Ho letto su ruoteclassiche di ottobre la storia di questa auto: purtroppo, come molte delle migliori opere che la nostra industria automobilistica ha saputo creare ora si trova a molti km dall'italia. Il collezionista che ha deciso di salvarla riportandola allo stato di origine è giapponese.eccola, l'Alfa riportata sul manifesto: è una delle vincitrici dell'edizione 2005, è l'Alfa Romeo Canguro Coupé Bertone del 1964!
Apro un piccolo OT in merito:
Sono d'accordo coi governi che "finanziano" e "sovvenzionano" le industrie meccaniche italiane (come la Fiat) perchè è giusto ed è anche un nostro dovere salvare i posti di lavoro delle persone; credo però che sia doveroso anche, salvaguardare e proteggere il nostro patrimonio culturale e aristico (faccio rientrare nel "patrimonio artistico" le auto, perchè sono a tutti gli effetti delle vere e proprie opere d'arte cui l'uomo sa "dare vita"), non solo percè fa parte della nostra storia ed è giusto tramandare di generazione in generazione questa "nostra" richhezza, ma perchè l'avere in italia certi "pezzi unici" concorrerebbe anche, seppure in piccola parte, ad attirare nel nostro paese altri visitatori o turisti interessati a questi partcolari aspetti della nostra Italia. Una opportunità di investimento in pubblicità che invece spesso viene "concessa" a privati stranieri o ad altri paesi.
Sono "lusingato"dal fatto che i collezionisti prendano come riferimento le auto italiane come forme e opere di perfezione: sono però molto dispiaciuto quando leggo che la più grande collezione di Stanguellini si trova in giappone, quella di Ferrari in Florida, e quella di Lamborghini in Austria ...

Federico Rugi
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In effetti la Ferrari non è poi così estrema, anzi, di una pulizia delle linee che giudicherei esemplare; interessante poi anche il bicolore fra la parte il sopra e il sotto la linea di cintura: per niente appariscente, quasi si fa fatica a vederlo.
Ho incrociato per es. in questi giorni un paio di Honda Civic ultima serie: personalmente non mi piace nemmeno un po', e questa sì che la giudico estrema, pur essendo un'auto di serie. Probabilmente oggi sembra arrivata dal futuro, domani sarà un'auto provocatoria che non lascerà traccia di sè (magari mi sbaglierò, però...)
Quanto all'osservazione del Conte sullla valorizzazione delle nostre auto storiche (e non, aggiungerei), sono completamente d'accordo: lascerei fuori però i governi (che in fatto di cultura e storia non mi pare siano dei grandi conoscitori, ma questa è un'altra storia).
Il problema credo che sia attualmente dovuto al fatto che l'italiano medio è estremamente esterofilo, una barchetta non l'apprezzerà mai solo perchè è italiana; in compenso apprezza la smart (!). Se facciamo così, come possiamo pretendere che fra 20-30 anni e più qualcuno si ricordi delle belle creazioni italiane?
I possibili collezionisti attuali (quelli contanti euro in tasca) sono troppo presi a comprare Cayenne e simili, la 500 forse l'hanno guidata da giovani e per loro rimane solo un simpatico ricordo, le Balilla e le Isotta Fraschini sono solo reliquie del passato, che ogni giorno costano di più e quindi si allontanano sempre di più.
Siamo sempre più attratti dalle prestazioni e dalla velocità, ma una bella gità a velocità "da turista anziano" con un'auto che tocchi l'anima è tutta un'altra cosa (noi con la barchetta lo sappiamo, o no?)
T.
Ho incrociato per es. in questi giorni un paio di Honda Civic ultima serie: personalmente non mi piace nemmeno un po', e questa sì che la giudico estrema, pur essendo un'auto di serie. Probabilmente oggi sembra arrivata dal futuro, domani sarà un'auto provocatoria che non lascerà traccia di sè (magari mi sbaglierò, però...)
Quanto all'osservazione del Conte sullla valorizzazione delle nostre auto storiche (e non, aggiungerei), sono completamente d'accordo: lascerei fuori però i governi (che in fatto di cultura e storia non mi pare siano dei grandi conoscitori, ma questa è un'altra storia).
Il problema credo che sia attualmente dovuto al fatto che l'italiano medio è estremamente esterofilo, una barchetta non l'apprezzerà mai solo perchè è italiana; in compenso apprezza la smart (!). Se facciamo così, come possiamo pretendere che fra 20-30 anni e più qualcuno si ricordi delle belle creazioni italiane?
I possibili collezionisti attuali (quelli contanti euro in tasca) sono troppo presi a comprare Cayenne e simili, la 500 forse l'hanno guidata da giovani e per loro rimane solo un simpatico ricordo, le Balilla e le Isotta Fraschini sono solo reliquie del passato, che ogni giorno costano di più e quindi si allontanano sempre di più.
Siamo sempre più attratti dalle prestazioni e dalla velocità, ma una bella gità a velocità "da turista anziano" con un'auto che tocchi l'anima è tutta un'altra cosa (noi con la barchetta lo sappiamo, o no?)
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