barchetta integrale ad alimentazione ibrida...
Inviato: mer 18 mag , 2005 19:45
Salve "amici e colleghi"! Ho pensato ad un progetto che vorrei esporre alla comunità.
Come da oggetto del topic, ho pensato ad una barchetta a trazione integrale dotata di alimentazione ibrida. L'idea consisterebbe nel montare due piccoli motori elettrici ad alte prestazioni al retrotreno.
I motori potrebbero essere montati al centro del pianale e collegati tramite relativi mozzi e semiassi di realizzazione compatta. Trattandosi di due motori brushless (senza spazzole) con potenze nell'ordine di circa 5 Kw (leggi 7 cv), rendimento del 90-95% e coppia per ogni motore pari a circa 20-40 Nm, sia mozzi che semiassi sarebbero molto piccoli, quindi inciderebbero poco sull'inerzia delle masse non sospese del gruppo di sospensione. I motori, con peso stimato tra 1 e 5 Kg (dipende dai materiali di costruzione) andrebbero ad appesantire solo il veicolo sul retrotreno ( e questo non è male per la distribuzione dei pesi su una vettura a trazione anteriore e motore posteriore).
Ovviamente sarebbe necessaria una batteria ad alta capacità da installare nel portabagagli o meglio al posto del ruotino e potrebbe essere da 70-80 Ah e di tipo resistente ai cicli di carica/scarica (Red Top Optima Yellow, peso intorno ai 20 Kg, costo circa 150-200 euro).
Forse vi sarete chiesti il perchè di due motori. La risposta è semplice. Ogni motore si occuperebbe della trazione su una singola ruota ed in curva un ripartitore elettronico di coppia andrebbe a "sentire" il numero di giri del singolo motore e li metterebbe d'accordo comportandosi da differenziale elettronico. Sembra una cosa difficile,ma chi ne capisce di elettronica sa che non è nulla di così complesso.
I motori brushless sono motori a corrente alternata, quindi sarebbe necessario un inverter (a volte integrato direttamente nella costruzione elettrica del motore) in grado di convertire la corrente continua della batteria in corrente alternata. Il sistema sarebbe, entro certi limiti, ad autoricarica poichè, in decelerazione, verrebbe tagliata l'alimentazione ed i motori si comporterebbero da alternatori ad altissima efficienza, in grado di ricaricare la batteria.
L'accelerazione-decelerazione e stato di quiete potrebbero essere gestite montando un regolatore elettronico di velocità con controllo meccanico sul corpo farfallato.
I vantaggi in complesso potrebbero essere notevoli:
-maggiore accelerazione e ripresa ed un piccolo incremento di velocità di punta: sarebbe disponibile una coppia additiva paragonabile all'installazione di un turbo;
-consumi ridotti: i motori elettrci compensano la mancanza di coppia in basso del motore a 16 valvole, quindi riducono lo sforzo in accelerazione;
-trazione integrale: commenti superflui;
-migliore ripartizione dei pesi;
-eventuale eliminazione dell'alternatore di serie
Vediamo i costi:
-motori: per entrambi , 250-500 euro;
-mozzi e semiassi,supporti di montaggio: una realizzazione custom da un tornitore potrebbe costare circa 100 euro a pezzo, quindi intorno ai 500 euro;
-batteria: 150-200 euro
-regolatori elettronici/inverter: comprandoli siamo intorno ai 200 euro, autocostruendoli si potrebbe stare tranquillamente sotto i 50 euro.
-voltmetro e amperometro: per monitorare lo stato di carica della batteria, in versione esteticamente curata e per automobili circa 50 euro cad., prendendo quelli di uso in elettronica credo non più di 30 euro per entrambi.
-cavi ed altro: 50 euro
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Saluti.
Ste
Come da oggetto del topic, ho pensato ad una barchetta a trazione integrale dotata di alimentazione ibrida. L'idea consisterebbe nel montare due piccoli motori elettrici ad alte prestazioni al retrotreno.
I motori potrebbero essere montati al centro del pianale e collegati tramite relativi mozzi e semiassi di realizzazione compatta. Trattandosi di due motori brushless (senza spazzole) con potenze nell'ordine di circa 5 Kw (leggi 7 cv), rendimento del 90-95% e coppia per ogni motore pari a circa 20-40 Nm, sia mozzi che semiassi sarebbero molto piccoli, quindi inciderebbero poco sull'inerzia delle masse non sospese del gruppo di sospensione. I motori, con peso stimato tra 1 e 5 Kg (dipende dai materiali di costruzione) andrebbero ad appesantire solo il veicolo sul retrotreno ( e questo non è male per la distribuzione dei pesi su una vettura a trazione anteriore e motore posteriore).
Ovviamente sarebbe necessaria una batteria ad alta capacità da installare nel portabagagli o meglio al posto del ruotino e potrebbe essere da 70-80 Ah e di tipo resistente ai cicli di carica/scarica (Red Top Optima Yellow, peso intorno ai 20 Kg, costo circa 150-200 euro).
Forse vi sarete chiesti il perchè di due motori. La risposta è semplice. Ogni motore si occuperebbe della trazione su una singola ruota ed in curva un ripartitore elettronico di coppia andrebbe a "sentire" il numero di giri del singolo motore e li metterebbe d'accordo comportandosi da differenziale elettronico. Sembra una cosa difficile,ma chi ne capisce di elettronica sa che non è nulla di così complesso.
I motori brushless sono motori a corrente alternata, quindi sarebbe necessario un inverter (a volte integrato direttamente nella costruzione elettrica del motore) in grado di convertire la corrente continua della batteria in corrente alternata. Il sistema sarebbe, entro certi limiti, ad autoricarica poichè, in decelerazione, verrebbe tagliata l'alimentazione ed i motori si comporterebbero da alternatori ad altissima efficienza, in grado di ricaricare la batteria.
L'accelerazione-decelerazione e stato di quiete potrebbero essere gestite montando un regolatore elettronico di velocità con controllo meccanico sul corpo farfallato.
I vantaggi in complesso potrebbero essere notevoli:
-maggiore accelerazione e ripresa ed un piccolo incremento di velocità di punta: sarebbe disponibile una coppia additiva paragonabile all'installazione di un turbo;
-consumi ridotti: i motori elettrci compensano la mancanza di coppia in basso del motore a 16 valvole, quindi riducono lo sforzo in accelerazione;
-trazione integrale: commenti superflui;
-migliore ripartizione dei pesi;
-eventuale eliminazione dell'alternatore di serie
Vediamo i costi:
-motori: per entrambi , 250-500 euro;
-mozzi e semiassi,supporti di montaggio: una realizzazione custom da un tornitore potrebbe costare circa 100 euro a pezzo, quindi intorno ai 500 euro;
-batteria: 150-200 euro
-regolatori elettronici/inverter: comprandoli siamo intorno ai 200 euro, autocostruendoli si potrebbe stare tranquillamente sotto i 50 euro.
-voltmetro e amperometro: per monitorare lo stato di carica della batteria, in versione esteticamente curata e per automobili circa 50 euro cad., prendendo quelli di uso in elettronica credo non più di 30 euro per entrambi.
-cavi ed altro: 50 euro
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Saluti.
Ste