Sto per parlarvi della migliore spider mai disegnata ed è nata dalla penna del grande Pininfarina, che in seguito disegnando la Giulietta spider, si è ispirato molto a questa vettura....anche se con l'Alfa ha adottato misure più contenute.
Questa vettura venne presentata alla fine del 1954 e prodotta dal 1955 al 1958 in poco più di 700 esemplari sommando le due versioni. Oggi valutata in perfette condizioni oltre 80 mila euro. la particolarità di tutta la serie Aurelia, oltre ad avere uno splendido motore 6 cilindri a V di 60° e 2451 cm cubici di cilindrata, aveva una tecnica che in seguito copierà l'Alfa 20 anni dopo con l'alfetta e la porsche...cioè montava al retrotreno il differenziale in blocco con il cambio ed aveva i freni, a tamburo a quei tempi, all'uscita del differenziale. Proprio il punto debole di questa vettura erano i freni poco efficaci per la potenza, infatti molti proprietari in seguito adottarono i freni a disco anteriori. Potenza che sulla prima serie, denominata spider, era di 118 cv a 5300 giri. La vettura molto spartana era grintosissima e grazie alla sua spartanità negli interni, aveva un peso molto limitato a quei tempi appena 1050 kg. Vetri laterali che si agganciavano e non erano discendenti e capote che, non avendo un vano dove ripiegarsi, si asportava completamente (in stile delle roadster inglesi di quel tempo) e la si metteva nel bagagliaio o la si lasciava a casa. Lo sterzo era il famoso Nardi con corona in legno e 3 razze d'acciaio, parabrezza panoramico stile Corvette americana e 2 paraurti anteriori interrotti al centro dalla mascherina dal classico scudetto lancia e posteriormente interrotti dal portatarga, paraurti definiti ad ala di gabbiano per il particolare disegno. Era talmente bella che pininfarina decise, per non deturparne la linea, di non mettere nè maniglie, nè alcun tipo di fregio o serratura. Questa vettura ha rappresentato anche il canto del cigno della famiglia Lancia che con la grande crisi economica che dovette affrontare fu costretta a vendere l'industria ad un magnate del cemento nel 1956.....Con l'avvento di questa nuova proprietà, cambiò la politica di produzione. Fu data la precedenza alla comodità e non alla velocità. Così la Suddetta Aurelia b24 spider si trasformà in "Aurelia b24 GT 2500 convertibile America", questa era la definizione completa. La nuova politica saltò subito all'occhio anche in forma estetica.....il parabrezza stile americano fu sotituito da uno più convenzionale piatto con deflettori laterali e cristalli laterali discendenti e per fare ciò furono montati degli sportelli più comodi con una cerniera più lunga, con maniglie e anche serratura al vano bagagli con elegante modanatura cromata. I paraurti erano più classici ad un pezzo definiti a lama, la presa d'aria, grazie all'adozione di un carburatore Weber di più piccole dimensioni, divenne più bassa e leggermente più larga rispetto alla precedente versione. I 3 strumenti Borletti al suo interno montati in precedenza sulla canna di sterzo in formazione triangolare (come la Giulietta spider), furoso sostituiti da due elementi circolari affiancati l'uno all'altro di più grosse dimensioni, dove al suo interno fece l'apparizione anche un elegante orologio ed il vano portaoggetti aveva un elegante sportellino dello stesso colore della carrozzeria. Dietro ai sediolini, grazie al fatto che pininfarina ridisegnò leggermente i parafanghi posteriori rendendoli più tesi della precedente versione, fu ricavato un piccolo vano dove in questa serie si andava a ripiegare la capote. Il motore subì un depotenziamento da 118 cv a 110 a 5200 giri e nel 1957 i cv salirono a 112, però in questa nuova versione la quarta marcia era a presa diretta...mentre il peso passò da 1050 della prima serie a 1215 kg...il tutto chiaramente andò ad influire sia sullo spunto in velocità che sulla velocità massima che da oltre 180 kmh scese a 175. Tra gli oprional c'era un elegante hardtop in varie colorazioni e i cerchioni a raggi della Borrani.
Chiaramente tra le due la più ricercata è la prima serie costruita in appena 220 esemplari ed anche il prezzo ne risente a trovarla....ma anche la spider america si difende bene come valutazione. Il film che rese famosa questa vettura fu "Il Sorpasso" di Dino Risi con Vittorio Gassman alla guida di questo splendido esemplare. Per l'esattezza nel film, approfittando del fatto che era girato in bianco e nero, furono usate due Aurelia convertibile, una celeste e un'altra verde ed infine nella scena finale non andava distrutta nell'incidente un'Aurelia ma bensì era una Siata Daina cabriolet. Come tutte le cose belle, anch nel mondo dello spettacolo era così (vedi Totò), questa vettura fu apprezzata troppo tardi quando la sua produzione era già terminata a favore della Flaminia cabriolet, quest'ultima troppo squadrata e mastodontica nelle misure...niente a che vedere con la linea sinuosa dell'Aurelia. Un'altra ragione che fece l'insuccesso dell'epoca, o il successo per poche persone elette, di questa vettura era sicuramente il prezzo £. 2.500.000 nel 1956, pari se non superiore ad una Ferrari o Maserati che avevano dalla loro però un altro tipo di prestazioni. Anche se all'epoca l'officina Nardi presentò un kit di due carburatori che aumentavano la sua prestazione.
Per concludere vorrei menzionare parte dell' articolo, che a me piace molto, di Stefano Costantino sulla B24.
Com'e' profondo il mare
Com'è profondo il mare cantava Lucio Dalla. E laggiù, in fondo al mare, la leggenda vuole che riposino alcune B24: nella baia antistante New York era la notte del 25 luglio 1956 quando, causa una nebbia fittissima, l'orgoglio della flotta navale italiana, l'Andrea Doria, si scontrava con un rompighiaccio svedese, lo Stockholm. Mentre la prima affondava con lo scafo orribilmente squarciato, la seconda è ancora in servizio, trasformata in nave da crociera. Tra i tanti tesori che si favoleggiava ci fossero sull'Andrea Doria al momento dell'affondamento, si parlava anche di alcune Aurelia B24 destinate agli Stati Uniti. E in molti hanno pensato che un'altra Aurelia B24 fosse andata irrimediabilmente perduta: quella finita nel burrone nelle scene finali del già citato film "Il sorpasso". E invece no: per l'occasione venne scaraventata giù una Siata Daina 1.400 Cabriolet. E tutti noi abbiamo sempre creduto che la macchina del film fosse bianca, ma nemmeno questa volta ci abbiamo azzeccato. Le B24 usate per le riprese erano due: una celeste per gli esterni e una verde acqua per gli interni, ed entrambe godono ancora oggi di ottima salute nelle mani di collezionisti privati. Comunque, ancor prima di darsi al cinema, la B24 aveva tentato la carriera sportiva e fece in tempo a correre l'ultima Mille Miglia, che è anche il suo miglior risultato in carriera: diciannovesima assoluta e settima di classe, portata al traguardo dal pilota gentleman Guido Maria Terzi. Di certo non aveva i cavalli giusti per mettersi dietro le Ferrari, anche se per gli affamati di potenza la Nardi era riuscita nel piccolo miracolo di infilare tre carburatori nell'esiguo spazio tra il motore e la finta presa dinamica sul cofano. Ed era tutta un'altra musica. Nel complesso una vita avventurosa, che tante altre macchine non hanno avuto. Resta forse il cruccio di non essere stata capita fino in fondo o di esserlo stata quando ormai era troppo tardi. Il tempo le ha poi dato ragione: corteggiata dai collezionisti a suon di quattrini, la B24 "decapottabile e supercompressa", per dirla con le parole di Bruno Cortona-Vittorio Gassman, ti fa voltare la testa quando passa, e non per dire "Dev'essere stata bella un tempo!", ma per constatare che è bella ancora oggi.
Scheda Tecnica
Lunghezza m. 4.20 (4.23 dalla seconda serie)
Larghezza m. 1.55
altezza a capote chiusa m. 1.30
passo m. 2.45
peso a vuoto kg 1050 prima serie, kg 1215 dalla seconda serie.
Motore cc 2451, 6 cilindri a V di 60° con un albero a camme in testa per bancata, con testata in alluminio e basamento in ghisa, alimentazione un carburatore doppio corpo Weber. potenza 118 cv a 5300 giri per la spider del 1955, 110 cv a 5000 giri per la convertibile del 56 e 112 cv a 5200 giri per la convertibile del 57.
LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
qualche altra immagine della prima serie
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
ancora un'immagine questa volta della versione denominata convertibile america. Da notare che anche a capote alzata non perdeva il suo fascino e soprattutto i rostri ai paraurti segno che questa era la versione d'esportazione per il mercato statunitense.
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
Ah ! Mitica Aurelia B24 !
Semplicemente fantastica
Ho avuto modo di ammirarla a Villa D'este qualche anno fà.
Semplicemente fantastica

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Mali_74
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Ci sono due cose che l'uomo non ammetterà mai di non saper fare: guidare e fare l'amore (Stirling Moss )
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
Che bello sarebbe se la FIAT ripetesse con la B24 quello che ha fatto con la cinquecento...
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
eh caro roby sarebbe come credere al cavallo che vola.... se non ha creduto opportuno continuare la produzione della barchetta figuriamoci per un'aurelia che prodotta oggi costerebbe un occhio... inoltre, da come la vedo io, la FIAT ha buttato nel WC il marchio Lancia relegandola nel settore auto da città con la Y.... dimenticando il passato corsaiolo della casa. Adesso sta producendo la nuova delta che, scusatemi la frase, la trovo un aborto come auto stilisticamente parlando. I lancisti aspettavano questa uscita come manna dal cielo e poi hanno visto prima il prototipo e poi l'auto effettiva e sono restati di sasso....ma come si fa a proporre un auto con quel disegno della coda?? mah.... il tutto cosa vuol dire secondo voi? Che la dirigenza Fiat al momento non è interessata a far ripercorrere al marchio lancia i fasti di un tempo!!
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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
Dov'è il Deltone??Adesso sta producendo la nuova delta che, scusatemi la frase, la trovo un aborto come auto stilisticamente parlando. I lancisti aspettavano questa uscita come manna dal cielo e poi hanno visto prima il prototipo e poi l'auto effettiva e sono restati di sasso....



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Re: LANCIA AURELIA B24 SPIDER E CONVERTIBILE MITICA!!
Mi sà che se lo chiedono in tanti .....Dov'è il Deltone??Adesso sta producendo la nuova delta che, scusatemi la frase, la trovo un aborto come auto stilisticamente parlando. I lancisti aspettavano questa uscita come manna dal cielo e poi hanno visto prima il prototipo e poi l'auto effettiva e sono restati di sasso....
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