TRIUMPH TR4

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sasà
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TRIUMPH TR4

Messaggioda sasà » mar 16 dic , 2008 18:28

La Triumph inglese è stata senza dubbio un marchio sportivo che però non ha avuto una storia molto lunga. In origine costruiva auto per famiglia prima degli anni 50 o al massimo qualche cabriolet, al contrario della sua sorellastra a due ruote che correva lungo i vari circuiti mondiali vincendo molti premi. Negli anni 50 la Standard Triumph decise, sulle ali del successo delle nuove roadster inglesi, di immettersi in questo settore creando una sportiva dal nome TR2 e le lettere TR caratterizzeranno sempre i modelli sportivi aperti di questo marchio. Esteticamente si tentò di creare qualcosa di nuovo e ci riuscirono, anche se non a tutti piaceva quella linea di quella roadster che ricordava un pò la vettura di Topolino, ma le richieste furono tante, anche se come cuore montava un motore preso praticamente da un trattore e portato a 2000cc, completamente in ghisa ed aveva una coppia ai bassi regimi incredibili visto che i fuori giri iniziavano già a 4500 e i suoi 90 cv SAE (circa 85 DIN) si facevano sentire tutti. Poi negli anni a seguire arrivarono le sue evoluzioni naturali denominate TR3 (1955) e poi TR3a (1958). Poi nei primi anni 60 si capiva che ormai quel progetto era datato, così si pensò di rivolgersi ad un nuovo progettista e chi meglio se nonun progettista italiano, dove le spider riscuotevano sempre più successo e le linee erano piene di inventiva. Così si aprì un sodalizio con l'ing Michelotti per quasi un decennio. La Triumph si decise a produrre una vettura a carrozzeria portante e che potesse ospitare comodamente anche 3/4 persone... così Michelotti disegnò la TR4 che riprendeva perfettamente le linee del made in Italy con le famose fiancate posteriori tese che finivano con le codine e le luci verticali. Già dalla sua penna nacque proprio nel 1961 la piccola Spitfire che verrà prodotta dalla Triumph per quasi un ventennio fino alla chiusura degli stabilimenti nel 1980, ma questa è un'altra storia.
La TR4 venne presentata al salone di londra nell'ottobre del 1961. Il punto debole di questa vettura che ne bloccò un pò il successo fu il motore, che pur essendo cresciuto rispetto alle precedenti TR, adesso era di 2.2 litri, ma praticamente la potenza rimase invariata 102 cv SAE a 5000 giri (l'ultima versione della TR3 ne aveva 100 SAE), ed il peso della vettura aumentato sottolineava ancor più quest'aspetto...le TR erano conosciute come vetture sportive leggere.... ma purtroppo il creare spesso una vettura con allestimento migliorato va a discapito del peso a vuoto. Di certo è che la triumph non navigando in buone acque finanziarie (sono state sempre precarie nel corso della sua storia), non poteva investire per un nuovo motore. Si tentò nel 1965 di porvi rimedio proponendo una evoluzione e chiamandola TR4 Airs. Questa nuova vettura si riconosceva rispetto la precedente, per una nuova mascherina ad un elemento in più cromato, e per dei grossi indicatori di direzione laterali con una linea cromata che arrivava fino a metà sportello. Nuova posizione anche per i rostri ai paraurti ora montati quasi all'estremità, mentre posteriormente, oltre al nuovo logo cromato, si notavano nuovi tubi di scappamento sdoppiati. Infatti meccanicamente, nel tentativo di miglirarne la potenza, furono montati nuovi collettori e nuove marmitte che non mutarono la potenza ma che adesso erano pronti a 4750 giri e non più a 5000, ed inotlre adesso montava 4 ammortizzatori indipendenti. Gli interni erano più curati grazie al cruscotto adesso in legnoe con la possibilità di montare un overdrive su terza e quarta marcia. Ma le vendite non migliorarono anzi... per cui nel 1967, la Triumph decise di proporre la TR5 P.I.. Ma esteticamente rimase praticamente la TR4, ma con una nuova anima riuscendo così a risolvere il problema della TR4 che è stata sempre la potenza. Infatti adesso montava un motore da 2500cc a 6 cilindri in linea e come alimentazione l'iniezione elettronica Lukas che faceva sviluppare 150 cv SAE (145 DIN) a 5500 giri. Esteticamente si distingueva dalla TR4 per la nuova targhetta di forma rettangolare con il logo TR5 e per l'assenza della scritta cromata Triumph sul cofano motore. Purtroppo qeusta soluzione ad iniezione non poteva essere messa in produzione per l'ambitissimo mercato nordamericano, così l'unica soluzione finanziabile fu quella di diminuire il rapporto di compressione e portarlo da 9,5.1 a 7,5.1 e sostituire l'iniezione con due carburatori Stromberg...ma la velictà scese da 200 kmh a poco più di 170 kmh perchè adesso i cv erano 103 SAE a 4300 giri, e questa versione fu chiamata Triumph Tr 250.
Nel 1969 infine si decise di ringiovanire la linea un pò datata visto che ormai risaliva al 1961, facendolo sempre in ristrettezze economiche, nacque poi la TR6 di cui già vi ho parlato.
Un'auto forse nata male, ma che all'inizio della produzione riuscì ad ottenere un discreto successo non paragonabile alle precedenti TR2/3, perchè la casa madre non credette opportuno creare oltre ad un vestito nuovo anche un cuore grintoso. Molto più rara è la più potente TR5 prodotta per soli 2 anni.
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