Grazie per la risposta....fai un lavoro interessante, non c'è dubbio.
Sono d'accordissimo con te, l'auto (e non solo quella) elettrica è davvero utilizzabile...se solo avessero anche prezzi decenti sarebbe un grande successo vederne tante in giro.
Sicuramente lo sai (essendo nel settore)...negli USA ad inizio '900 c'erano a listino in regolare vendita parecchie auto elettriche, certo, con la tecnologia dell'epoca, ma non andavano peggio di quelle con motore endotermico a ciclo otto coeve. A vederle erano identiche all'auto di nonna papera...è trascorso un secolo e oggi se ne vendono meno di allora, purtroppo.
D'accordo con te sulla questione auto a idrogeno!
Alex
Sul fatto che i veicoli elettrici siano troppo costosi non sono completamente d'accordo: è naturale che paragonati ai prezzi dei veicoli convenzionali sono più cari, a volte di molto. Ma dimentichiamo che i numeri non sono gli stessi, sono ancora una nicchia nella nicchia: hai in mente quanto costavano le automobili solo prima del boom economico? un operaio che voleva acquistare una Balilla, per esempio, penso dovesse lavorare molto più di quanto non lo debba fare ora per un'auto elettrica.
Il problema secondo me è un'altro: a nessuno interessa davvero, e non parlo solo di petrolieri. Mi spiego meglio.
Tu dici che all'inizio del '900 negli USA c'erano parecchie auto elettriche: vero, non solo in USA probabilmente. La prima auto a superare i 100km/h era elettrica, era la Jamais Content. Poi però è arrivato il petrolio, la scelta tecnologica (allora magari giustificata) e l'ignoranza sugli effetti collaterali (inquinamento) ha scelto quello che poteva sembrare più giusto. Il problema è che poi il petrolio l'ha fatta da padrone e la ricerca sui sistemi elettrochimici per l'accumulo di energia si è fermata: le batterie sono rimaste quelle di 100 anni fa fino ad ora, se trascuriamo le NiCd, NiMH, Litio, nell'ordine di entrata sul mercato e che comunque sono limitate ora a capacità molto limitate.
In realtà l'auto elettrica non fa nient'altro che spostare fuori dalla città l'inquinamento, "concentrandolo" nei pressi della centrale di generazione elettrica: la quale però essendo fissa è maggiormente controllabile (e quindi pulita), con rendimenti molto superiori. Tra generazione, trasporto e utilizzo penso sia ipotizzabile un rendimento di circa il 50% e più: il solo motore termico se va bene arriva al 22-25%, aggiungici il rendimento dell'estrazione, trasporto, raffinazione del petrolio e se arriviamo al 10% siamo ricchissimi...
La mia esperienza con gli utenti di biciclette elettriche mi dice che il maggior problema è culturale: si vogliono autonomie sulle bici di 40-50km e più, ma la media degli utilizzatori nn fanno più di 10-15km, qualcuno 20... Poi vedi le bici cinesi che ti permettono di non pedalare, peccato che sono fuorilegge... ma da qualche parte le usano gli Agenti della Polizia Locale.
Lo stesso per le auto: fanno di norma fino a 100km di autonomia, ma nessuno che utilizza un'auto tutti i giorni in tragitti dove un'auto elettrica potrebbe bastare fa più di 20-30km. Gli Agenti di cu sopra usano l'auto per spostarsi di 500m, e magari rimangono un'ora fermi col motore in moto perchè fa freddo...
Aggiungi poi che in Italia se non c'è il cambio e il rumore un'auto non è considerata tale e capisci perchè non ha attaccato nemmeno nelle amministrazioni comunali o nelle industrie dove avrebbe dovuto trovare terreno fertile.
Per finire, ora forse s'è chiarito perchè il bollo non si paga più in base ai cavalli fiscali, ma circa 10anni fa l'AEM di Milano aveva un parco auto elettriche fermo da 6 mesi perchè non essendoci cilindri non si sapeva come calcolare la potenza fiscale (almeno così era stato detto al Poli di Milano)!
Ora i finanziamenti (non solo in Italia) si sono buttati sull'idrogeno, quindi l'auto elettrica non serve più ma la vogliono a Fuel Cell: però servono ancora le batterie (per i picchi di potenza) ma chi ne sviluppa la tecnologia? e così cambia il secolo ma non la storia...
Tiberio