Messaggioda Paola » sab 19 mag , 2007 10:39
fra le altre notizie, riporto questa:
"La nuova Fiat Barchetta sfila oggi sulla passerella di Alviero Martini
(Asa Press) - Milano - La nuova Fiat Barchetta "vestita" Alviero Martini sfila oggi in passerella alle ore 16 presso la Fiera di Milano in occasione della settimana della moda. La vettura, che era stata presentata alcuni giorni fa in anteprima al Salone di Francoforte, è caratterizzata da un restyling della carrozzeria e da interni e accessori realizzati con la pelle stampata a carte geografiche tipica dello stilista. Le due aziende (Fiat e Alviero Martini) si sono scelte vicendevolmente. Entrambe piemontesi di nascita (Torino e Cuneo), producono…. mezzi da viaggio, reale o virtuale che sia. Con questa iniziativa le due aziende tengono a sottolineare la qualità, lo stile e la ricercatezza artigianale italiane: un orgoglio da promuovere sempre con rinnovato entusiasmo. La stampa Geo diventa un motivo fortemente caratterizzante e il sogno di ogni viaggiatore di avere il mondo intero a portata di mano si materializza nella seduta dei sedili: ognuno di questi ospita un continente e la pelle così tagliata mostra un planisfero. La fantasia, presente su sedili e fiancali, fa capolino anche sugli originali bauletti fino ad ora mai creati per una Spider. Questi prototipi sono ispirati ai bauletti delle moto: pratici e poco ingombranti si smontano dall'auto con un semplice "click" e una volta tolti diventano una vera e propria valigia. Per questo motivo Alviero Martini, in occasione della sua sfilata P/E 2004, ha scelto come "modella d'eccezione" la nuova Barchetta, la migliore sintesi tra la grande tradizione sportiva italiana e le suggestioni stilistiche del futuro. L'accattivante spider Fiat cambia lo stile, sia all'esterno sia all'interno, mentre restano invariate quelle doti di fondo apprezzate dal pubblico. Ad iniziare dalle ottime prestazioni del 1.8 16V da 96 kW/130 CV con variatore di fase: 200 km/h di velocità massima e 8,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h. La linea è sempre molto originale, con in più alcuni particolari di grande effetto. Il frontale, per esempio, è dominato da un'inedita griglia anteriore, una "bocca" nera orizzontale di grandi dimensioni, che conferisce alla nuova Fiat Barchetta maggiore aggressività stilistica. Impressione rafforzata anche dal terminale di scarico maggiorato, dai paraurti, sia anteriori sia posteriori, con un design più moderno, dai fendinebbia di serie sull'intera gamma. Se all'esterno, quindi, i nuovi particolari sottolineano la dinamicità del design e le linee sportive del modello, all'interno la vettura permette di rivivere le emozioni dell'autentica guida sportiva, senza compromessi e senza incertezze, che si trasforma in un'esperienza di assoluta libertà. Merito anche della ricca dotazione di sicurezza, completa di ABS, airbag e fendinebbia, e di un sofisticato impianto Hi-Fi, che comprende autoradio RDS/EON, lettore sia per CD musicali sia per file in formato MP3, antenna elettrica, 4 altoparlanti e doppio subwoofer (80 Watt). Questi ultimi, sistemati dietro i sedili, assicurano una riproduzione ottimale anche a vettura scoperta. Inoltre, l'elegante spider propone alcuni particolari in colore Titanio: dalla console centrale al quadro strumenti, dalle mostrine alle bocchette dell'aria e alle leve apriporta. Inediti, poi, i tessuti dei sedili e dei pannelli delle porte ed il rivestimento della plancia. Tra l'altro, quest'ultima è arricchita da una particolare goffratura piacevole al tatto e alla vista. Non ultimo, il cliente avrà la possibilità di personalizzare la propria vettura sia nell'allestimento interno con i rivestimenti di pelle, sia in quello esterno, scegliendo tra cerchi in lega da 16" e da 15" (disponibili in due stili diversi). Ricca la lista di optional. Tra questi segnaliamo i cerchi in lega da 16" e il tetto rigido. Un dispositivo, quest'ultimo, che garantisce il comfort e la sicurezza di un'auto chiusa e sfata, dunque, il luogo comune secondo il quale gli spider sarebbero auto esclusivamente estive."
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"Ci sono luoghi che affascinano perché sembrano radicalmente diversi e altri che incantano perché, già la prima volta, risultano familiari, quasi un luogo natio". Claudio Magris, L'infinito viaggiare, 2005.